Festival delle Letterature 2013, la serata del 18 Giugno

Dopo un momento di esitazione e il rischio che fosse cancellato, è tornato a Roma, e si svolgerà ancora fino al 3 Luglio 2013, il Festival Internazionale delle Letterature. Giunto alla sua dodicesima edizione, il Festival è un evento culturale immancabile per la Capitale, che da anni promuove l’incontro fra lettori e scrittori di tutto il mondo nella splendida cornice della Basilica di Massenzio. Un’agenda fitta di appuntamenti letterari che porterà sul palco nelle prossime serate nomi importanti del panorama culturale italiano e straniero: Serena Dandini, Simonetta Agnello Hornby, Fulvio Ervas, Alicia Giménez Bartlett e Roberto Saviano sono solo alcuni degli autori che leggeranno per il pubblico alcuni passaggi inediti dei loro lavori.

Ad accompagnare le letture, come sempre uno speciale connubio di arte e musica live di artisti invitati di volta in volta in ogni serata, come Rodrigo d’Erasmo degli Afterhours, le Women in Quartet o Lele Marchitelli. Ma la novità di questa edizione è soprattutto legata ai racconti di esperienze vissute. Nell’anno del cinquantesimo anniversario dell’indimenticabile discorso “I have a dream” di Martin Luther King, infatti, il Festival di Massenzio ne raccoglie l’ispirazione e concentra tutta l’edizione sulla relazione tra letteratura e vita. Ogni intervento sarà preceduto dal racconto di storie italiane, esperienze, consolidate o di start up, sogni realizzati insomma, soprattutto di giovani che non si sono arresi alle difficoltà della società odierna ed hanno portato avanti un progetto nei campi dell’economia, della cultura, della politica, del sociale e della creatività.

festival-delle-letteratureIl prossimo appuntamento è per stasera 18 Giugno con “1 donna x amica”, una serata tutta dedicata alle donne in cui saranno raccontate storie di violenze subite ma anche e soprattutto di risposte non violente che giovani donne hanno saputo ideare e realizzare. Racconteremo la storia del Centro Donne D.A.L.I.A di Roma e del Telefono Rosa che sempre a Roma è nato e che ora esiste anche in altre otto città italiane. Le scrittrici protagoniste saranno Serena Dandini, impegnata nel progetto Ferite a morte per combattere la violenza sulle donne, Concita De Gregorio, che nel suo ultimo libro “Io vi maledico” ha voluto dare voce a chi non ha voce, e tre autrici straniere: la nigeriana Tayie Selasi, la poetessa e scrittrice siriana Maram Al-Masri e la giornalista e scrittrice di origine iraniana Farian Sabahi.

L’ingresso alle serate è gratuito fino ad esaurimento posti, ma bisogna ritirare il biglietto omaggio al botteghino in Via dei Fori Imperiali a partire dalle 19; mentre le serate hanno inizio alle 21. Per il programma completo si può visitare il sito ufficiale www. festivaldelleletterature.it

«Dateci le scuole per i nostri figli»

Servono nuovi edifici a Castelverde, villaggio Prenestino, Lunghezzinae Corcolle. Il municipio ha il record negativo delle liste d’attesa

A Ponte di Nona non ci sono più scuole». «Per i bambini delle materne e delle primarie, qui non c’è più posto». È quanto denunciano i comitati di Ponte di Nona e Colle degli Abeti, che hanno organizzato per oggi una pesante manifestazione di protesta. Il corteo di cittadini partirà alle 10 da piazza Muggia e seguirà le principali vie del quartiere per contestare le condizioni di estrema urgenza in cui si trovano le giovani famiglie romane. Nelle due scuole materne della zona ci sono solo 167 posti in totale, a fronte di oltre 600 domande: un dato allarmante per un Municipio che negli ultimi dieci anni ha conosciuto un aumento demografico del 38.5%, che ha costruito per questo molte case, ma nessuna scuola statale.

Una totale mancanza di servizi, un paradosso che fa arrabbiare i cittadini e li fa scendere in piazza: «L’assenza di adeguate strutture scolastiche ha creato una vera e propria emergenza nel nostro quartiere – si legge nella lettera inviata dai comitati al sindaco e agli assessori – nella scuola dell’infanzia abbiamo il record negativo delle liste d’attesa di tutta Roma». La protesta dei residenti è duplice: se da una parte si reclama l’apertura di nuovi edifici, come quello di via Rosciano con 75 posti e una materna nel complesso di Prampolini, dall’altra c’è l’esigenza di ottimizzare al più presto i posti a disposizione negli attuali edifici scolastici. Quelli statali si dividono in due istituti comprensivi, Ponte di Nona Vecchio e Nuovo Ponte di Nona, che in totale contano 5 scuole primarie e 2 materne. Insufficienti, troppo poche. Una preoccupazione che aveva già manifestato a dicembre 2012 lo stesso istituto comprensivo Nuovo Ponte di Nona in una lettera di risposta ai comitati, in cui parlava di una «grave carenza di aule per accogliere gli alunni della scuola primaria».

Preoccupazioni e sollecitazioni inviate al Municipio, questa e molte altre, che non hanno dato ancora i frutti sperati. Marco Di Cosimo, consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica del Comune di Roma, a Gennaio aveva dato conto della situazione ai cittadini, anticipando l’apertura di nuovi edifici nelle zone di Castelverde, Ponte di Nona, Villaggio Prenestino, Lunghezzina e Corcolle. Tutti progetti per i quali il corteo di oggi intende fare pressione agli organi competenti, vista la grande emergenza e l’esasperazione delle famiglie nel non saper dove mandare a scuola i propri figli o nel doverli iscrivere in istituti lontani dalle zone di residenza.

Via Ciamarra, la fontana è abbandonata: cittadini lanciano Sos contro il degrado

Era il simbolo della modernizzazione del quartiere, rappresentava l’innovazione urbanistica di Cinecittà Est, finché qualcuno ha deciso che la fontana di Viale Antonio Ciamarra dovesse spegnersi e trasformarsi in una pattumiera. Risalgono a poco più di un anno fa i lavori di ristrutturazione del “corridoio di mobilità Anagnina – Tor Vergata” di Viale Ciamarra che hanno determinato non solo la divisione in corsie privilegiate per gli autobus, ma anche l’implemento di nuovi parcheggi, una nuova pavimentazione del marciapiede, una nuovo impianto di illuminazione stradale, la decorazione della strada con piante e panchine, e in fine l’innovativa fontana, che non aveva nulla da invidiare alle storiche fontane romane. Ma oggi, a distanza di pochi mesi, gli abitanti del quartiere denunciano una scarsa – se non completamente inesistente – manutenzione di queste nuove strutture. La fontana, infatti, è spenta; le sue vetrate sono ricoperte di calcare, e nell’acqua – ormai sporca – galleggiano rifiuti e detriti di ogni genere. Segno, questo, di una Roma che invecchia e che sembra quasi non saper curare le proprie bellezze. Alle numerose proteste dei cittadini il Comune ha risposto con una parziale e temporanea riattivazione della manutenzione. Una pulizia generale e sbrigativa che non ha di certo lasciato soddisfatti i residenti: sono stati spesi circa 100 mila euro per tutti i lavori di Viale Ciamarra – spiega il Comitato di Quartiere – soldi provenienti dalle tasse dei cittadini che considerano superficiale l’intervento di qualche giorno fa, e che pretendono una cura maggiore del quartiere. L’Assessorato ai Lavori Pubblici assicura che si sta provvedendo alla realizzazione di un piano di riassestamento che determinerà il ripristino della manutenzione il prima possibile.

Pubblicato su Italia Sera.