Nuovo Museo della Shoah sulla Nomentana

Anche Roma avrà il suo Museo della Shoah. Dopo anni di attesa, è stato ufficialmente consegnato al Comune il progetto sulla realizzazione di un museo che testimonierà l’orrore dell’Olocausto. Il grande edificio, progettato dagli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini, verrà realizzato in via Nomentana, giusto accanto a Villa Torlonia, in una zona significativa per la comunità ebraica, data la presenza di un complesso di catacombe ebraiche. Ricco di testimonianze, esposizioni permanenti di documenti e fotografie, un archivio, una biblioteca, aule didattiche e aule conferenze: il museo sarà un nuovo punto di riferimento culturale sviluppato su ben otto piani di storia contemporanea, e renderà Roma al pari delle più grandi città europee in cui già da anni esistono musei sulla Shoah. Alla consegna del progetto, il 5 Luglio, erano presenti anche il sindaco Alemanno, il presidente Zingaretti, l’assessore alla Cultura Santini e il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Leone Paserman. Associazione, questa, che si occuperà dell’allestimento e della gestione del Museo. L’edificio, spiegano gli architetti, è stato proprio concepito per ricordare la tragedia: sarà un grande parallelepipedo nero che incomberà dall’alto – ad indicare “come i germi di quell’orrore incombano ancora su di noi”, afferma il Campidoglio – con un ingresso a forma di cono che evocherà i camini dei lager. Il museo sarà realizzato entro 3 anni, e sarà la voce di una Roma che non deve e non vuole dimenticare.

Pubblicato su “Municipi di Roma” – Italia Sera.

NO all’inceneritore di Via Salone

La Provincia di Roma ha concesso il 3 Luglio l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’inceneritore di rifiuti tossici della Basf, situato in via di Salone, senza considerare – come previsto – il parere del sindaco Alemanno. I cittadini hanno così presentato ricorso al Capo dello Stato spiegando che l’autorizzazione doveva essere concessa solo alle condizioni poste in precedenza dal sindaco: Alemanno, infatti, avrebbe concesso alla Basf di attivare l’inceneritore solo per un anno e a condizione che l’azienda avesse sperimentato una nuova tecnologia ad emissioni zero, chiamata AquaCritox. In caso contrario si sarebbe aperto un tavolo di discussione per decidere come agire, sempre nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.Ma la Provincia non avrebbe rispettato tale parere vincolante, né quello della Asl RMB – che ha espresso anch’essa parere negativo – ed ha concesso ugualmente l’autorizzazione all’inceneritore. La protesta dei romani, che già da oltre 10 anni lottano contro l’inceneritore e le continue autorizzazioni non legittime da parte delle istituzioni, è stata subito forte e motivata, tanto da spingerli a redigere di proprio pugno il ricorso presentato al Capo dello Stato. Tale ricorso però è stato direttamente girato al TAR del Lazio dal Presidente Zingaretti, che ha di fatto complicato la protesta dei cittadini spingendoli verso un percorso particolarmente oneroso. In questo modo – denunciano i Comitati impegnati nella protesta – non verrannomai esaminati gli aspetti illegittimi dell’autorizzazione e i cittadini non possono difendersi dalle istituzioni.

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60 milioni per ristrutturare le ferrovie: nel XX Municipio chiusa Labaro

È stata chiusa Lunedì scorso, 28 Giugno, dopo una lunga attesa, la stazione ferroviaria di Labaro per lavori di ristrutturazione e manutenzione. Per la durata di circa tre mesi, fino a metà Settembre, il servizio ferroviario resterà sospeso per permettere l’ammodernamento e il potenziamento del tratto urbano di tutta la ferrovia regionale Roma-Civitacastellana-Viterbo. I lavori fanno parte di un ampio progetto di ristrutturazione finanziato dalla Regione Lazio che ha preventivato un investimento di circa 60 milioni di euro e la ristrutturazione di molte altre stazioni dello stesso tratto. Per non interrompere il servizio, l’Atac – che gestisce il tratto ferroviario in questione – ha messo a disposizione una navetta bus che sostituirà il trasporto fra la stazione di Labaro e quella di La Celsa; sarà in funzione dal Lunedì al Venerdì dalle ore 6.00 alle ore 20.00, ed avrà una regolarità di partenza ogni 15 minuti. Sono molti gli interventi previsti nel piano, e riguardano soprattutto la ristrutturazione delle banchine, l’ammodernamento delle scale mobili, in alcuni casi il raddoppio dei binari, e l’aggiunta di molti altri servizi già presenti in altre stazioni ferroviarie di Roma. Tutti interventi importanti, questi, già avviati nelle stazioni di Euclide, Acqua Acetosa, Monte Antenne, Tor di Quinto, Grottarossa, Saxa Rubra, La Celsa, La Giustiniana e Montebello. A Piazzale Flaminio, invece, è prevista la realizzazione di una piccola stazione sotterranea che faciliterebbe il collegamento con la linea A della Metropolitana. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi, conclusi i lavori a Labaro, con la ristrutturazione anche delle stazioni Due Ponti e Centro Rai, ad oggi ancora non avviati. Sul sito Internet www.agenziamobilita.roma.it il Comune di Roma ha messo ha disposizione una mappa dettagliata del percorso della navetta “Labaro – La Celsa” – che sarà una circolare con capolinea unico – in cui è possibile individuare i punti esatti delle fermate che farà per tutto il periodo dei lavori, ed è inoltre possibile contattare il numero 06.57003, operativo tutti i giorni 24 ore su 24, per avere informazioni di ogni tipo sul progetto e le conseguenze sui servizi al cittadino.

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