Libri sulla Shoa: innumerevoli. Libri che spiegano la Shoa ai bambini: moltissimi. Libri originali che raccontano l’Olocausto e il dramma dei campi di concentramento dal punto di vista di un bambino, emozionando con semplicità e ironia: uno, Il bambino con il pigiama a righe.

È la storia di Bruno, figlio di un ufficiale nazista, la cui famiglia si trasferisce in una villa a ridosso di un campo di concentramento. Rimasto senza amici, il bimbo di 8 anni inizia a esplorare i dintorni della nuova casa alla ricerca di giochi ed intrattenimenti, fin quando non si imbatte in Schmuel, un bimbo col pigiama sporco al di là del recinto. I due cominciano a parlare attraverso la rete, a conoscersi, e ad instaurare un’insolita amicizia fatta di giochi improbabili e racconti curiosi.  Un’amicizia, la loro, che sembra non avere luogo, né tempo né spazio, e che li condurrà ad un finale drammatico.

Il libro si presenta con un linguaggio informale, scorrevole e ironico. Il narratore è esterno, ma è come se parlasse il bimbo protagonista. E regala a tratti umore, a tratti stupore per le riflessioni ingenue, ignare ma intelligenti di Bruno. Fa riflettere, questo romanzo; ha una trama originale, indovinata, che rapisce l’interesse del lettore nonostante, per alcuni versi, rasenti l’inverosimile. Sono diverse, infatti, le obiezioni sollevate in proposito di alcuni elementi del racconto che, agli occhi degli storici, paiono inattendibili e improbabili.

Ciò nonostante, resta un libro piacevole, di cui si consiglia la lettura, anche ai più giovani.