Sarà la Casa del Cinema, a Villa Borghese, ad inaugurare la prima edizione del Film Festival Turco di Roma. Dal 22 al 25 Settembre saranno proiettate oltre trenta opere tra film, documentari e cortometraggi di giovani autori turchi. Il Festival, nato da un’idea del regista Ferzan Ozpetek – Presidente Onorario della manifestazione -, rientra nel ciclo di rassegne sul cinema internazionale promosso dalla Casa del Cinema, nella persona di Caterina d’Amico. “Già da un po’ ospitiamo ampie vetrine sul cinema europeo – spiega la direttrice durante la presentazione – ogni settimana proiettiamo film stranieri di diversi paesi ed è un piacere farvi scoprire anche il cinema turco, così poco conosciuto e pieno di sorprese“.

È con ironia e intelligenza che il motto del Festival, “Mamma li turchi. Arrivano con i film”, apre le porte alla cultura turca: saranno film d’azione, cortometraggi e lungometraggi d’amore, commedie e thriller a costruire un ponte fra un’Italia ghiotta di cinema e una Turchia in grande crescita. Sono le parole dell’ambasciatore turco Hakki Akil, infatti, a confermarlo: “Il cinema turco è cresciuto molto negli ultimi anni, di pari passo con la crescita economica. Il nostro cinema contemporaneo sta prendendo spunto dai cambiamenti sociali in atto nel paese, proprio come avvenne nell’Italia degli anni ’70, e il fatto stesso che esista un Festival del Cinema Turco a Roma, è la riprova di tutto questo“.

Ad aprire la rassegna sarà “La Stagione di Caccia”, scritto e diretto da Yavuz Turgul, uno dei film di maggior successo in Turchia durante l’ultimo anno. Il film, interpretato da Şener Şen, Cem Yılmaz e Okan Yalabık – due dei quali presenti durante la conferenza di presentazione – racconta la storia di due poliziotti che indagano sull’omicidio di una giovane donna insieme ad una recluta. Ma non mancherà spazio anche per le risate, con la sezione “Di cosa ridono i turchi?“, che porterà sugli schermi tre delle commedie più divertenti della recente cinematografia turca.

Il fatto che il comico Cem Yılmaz sia riuscito a far ridere tutta la sala stampa senza neppure parlare italiano, è solo la premessa di un Festival che diventa tappa obbligatoria per tutti gli appassionati del grande schermo.

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