“La vita, non si sa mai” al Teatro Golden

C’è ancora tempo fino all’11 Novembre per assistere allo spettacolo “La vita, non si sa mai” al Teatro Golden di Roma. Un esilarante trio composto da Gianni Ferreri, Daniela Morozzi e Roberto Nobile mette in scena una divertente commedia sulla paura di vivere e di amare, affrontando temi sensibili come la disabilità fisica con profondità ma anche leggerezza. Carlo e Ferdinando sono fratelli: il primo, musicista, ha un handicap che lo costringe sulla sedia a rotelle, mentre Ferdinando, ex insegnante di filosofia, ha anticipato la pensione proprio per prendersi cura del fratello. L’equilibrio dei due verrà sconvolto dall’arrivo di Dora, una donna solare e piena di vita, che prende lezioni di canto da Carlo e che presto diventerà sua moglie.

Una storia incalzante, scandita da una comicità semplice, ma efficace, con dei tempi teatrali ben distribuiti lungo tutta la durata della commedia. Di solitudine, di coraggio e di perdono, se ne parla e non se ne parla: perché sono molte le cose dette, ma sono quasi più importanti quelle non dette. È una messinscena, questa, in cui le allusioni e i silenzi sanno dire, e raccontano di vite lasciate a metà per paura, ma anche di vite in grado di ricominciare. Si ride, sì, ma non mancano belle scene drammatiche accompagnate da numerosi momenti musicali che inumidiscono gli occhi, quasi in maniera cinematografica.

Tre attori impeccabili già collaudati da numerosi lavori insieme, sia teatrali che televisivi, mettono dunque in scena uno spaccato di vita reale, che rilassa e diverte, che commuove e fa riflettere. Con una scenografia equilibrata, piena e agevole al punto giusto, il Teatro Golden è un posto che fa spettacolo già da sé. L’ambiente moderno e curato trasmette vicinanza e familiarità, ed offre agli spettatori opere senza palcoscenico: c’è la scena, la storia, gli attori, e il pubblico tutto intorno, affacciato direttamente nella commedia.

“La vita, non si sa mai” è un forte invito ad andare a teatro per passare due ore piacevoli di intelligente ironia.

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L’Otello di Shakespeare al Quirino

Il palcoscenico del Teatro Quirino di Roma accende i suoi riflettori sull’Otello di Shakespeare. Fino all’11 Novembre, infatti, Massimo Dapporto vestirà i panni del Moro di Venezia in una delle tragedie shakespeariane più famose, riadattata e vestita di un abito moderno e inaspettato.

Per la regia di Nanni Garella, i personaggi della messinscena danno voce e corpo a una storia fatta di guerra, inganni e manipolazione, che non smette di essere attuale con i suoi temi legati alla discriminazione razziale, al pregiudizio e alla falsità. Il generale Otello ama Desdemona (Angelica Leo), di un amore così assoluto da non conoscere gelosia. L’attendente Iago (Maurizio Donadoni) è invidioso dei suoi successi e fa di tutto per convincerlo che la sua amata lo tradisce con il luogotenente Cassio (Massimo Nicolini). In un perfetto gioco di menzogne e malintesi, la trama evolve drammaticamente fino a concludersi con uccisioni e suicidi, in una sconfitta corale che lascia l’amaro in bocca, come da tradizione shakespeariana.

La compagnia teatrale Arena del Sole porta così in scena una tragedia classica, ma decisamente rinnovata, perfino con delle venature ironiche inattese e a momenti eccessive. Sono frequenti, infatti, battute scherzose, scandite da tempi comici paradossali e fuori luogo; così come l’utilizzo di un linguaggio un po’ troppo contemporaneo, che perde verosimiglianza con vocaboli giovanili e a tratti grevi, decisamente lontani dal tenore dell’opera. ­­­In alcune scene pare di assistere ad una quasi-commedia che spiazza, diversa dall’originale forse, ma in fondo piacevole: è buona la tessitura che intreccia i momenti drammatici e quelli goliardici. Insomma, un invito costante alla riflessione, ma anche alla leggerezza.

Il tutto sullo sfondo di una scenografia eccellente: minimale ma d’impatto. Con colori e luci ben calibrate, proiettate su un telo mobile che diventa cielo diurno e notturno secondo le esigenze, e con effetti sonori imponenti, forse troppo, che a tratti coprono le voci degli attori e distraggono lo spettatore, pur restando coerenti con l’intensità emotiva delle scene. Ci si commuove, si ride, e si storce anche un po’ il naso, quindi, ma nell’insieme è uno spettacolo gradevole che vale la pena di vedere, anche fosse solo per le interpretazioni magistrali dei due attori protagonisti, Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni, rispettivamente nei panni di Otello e Iago.

Casting aperti per la nuova compagnia teatrale JDPL

Una nuova opportunità per attori emergenti sta bussando alle porte della Capitale e dei palcoscenici dei più grandi festival nazionali. Dall’incontro dei registi Juan Diego Puerta Lopez e Emiliano Raya, infatti, nasce il PROGETTO JDPL-The Company Theatre,un’innovativa compagnia teatrale interamente dedicata ai giovani, che darà vita ad un gruppo di lavoro prestigioso formato da 30 professionisti tra attori e tecnici. Con l’intento di promuovere un Teatro di servizio, i due artisti sono pronti a rispondere alla crescente domanda di formazione artistico-tecnica di nuove figure professionali per lo spettacolo, e ad offrire momenti di scambio e di incontro tra le esigenze degli attori e le richieste degli agenti e degli operatori di settore alla ricerca di competenze specifiche.

Che scaldino i muscoli e le corde vocali, dunque, i giovani attori romani che vogliono partecipare alle giornate di casting nei giorni 24, 25 e 26 settembre e 6 e 7 ottobre presso lo spazio teatrale Fonderia900 a Roma. Per i 30 selezionati ci saranno cinque mesi di training più quattro di allestimento (dal 15 ottobre 2012 fino a fine giugno 2013) con i migliori maestri e pedagoghi delle diverse discipline affini alla preparazione dell’attore, durante il quale verranno organizzati incontri e prove aperte con addetti ai lavori e con prestigiose personalità del mondo del teatro e del cinema, tra cui celebri attori e registi, casting e produttori. Il tutto per formare una compagnia di qualità ed offrire una concreta opportunità professionale ai giovani artisti di talento.

Per partecipare alle prove di ammissione è necessario sottoporre la propria candidatura entro la data del 7 ottobre, scrivendo alla seguente mail info@progettojdpl.it oppure telefonando al 349-5829624. Per maggiori informazioni sui costi e le modalità di partecipazione si può consultare il sito www.progettojdpl.it.